Acquaponica in azienda

Da circa un mese, la nostra azienda ospita un piccolo impianto acquaponico, realizzato dal prof. Corbara Federico. 

Ma in cosa consiste questa particolare tecnica di agricoltura integrata? Come descritto dal manuale FAO “Small-scale acquaponic food production” l’acquaponica risulta essere la combinazione di due tecniche, l’acquacoltura e l’idroponica, che consente di attivare un processo di continuo ricircolo partendo da due sole vasche. Nella prima vasca l’acqua di allevamento esce dal serbatoio contenente i rifiuti metabolici dei pesci ospitati, passando prima attraverso un filtro meccanico che trattiene i rifiuti solidi per poi arrivare ad un biofiltro che ossida l’ammoniaca trasformandola in nitrati. L’acqua prosegue poi sino ai “letti di crescita” dove le piante assorbono le sostanze nutritive per poi rientrare purificata alla vasca dei pesci. Questa tecnica permette quindi di replicare il processo di nitrificazione, componente essenziale del ciclo globale dell’azoto visto in natura, che consente ai batteri di convertire i rifiuti dei pesci in composti organici fonte di nutrimento per le piante. In ottica di sostenibilità, questa tecnica consente di operare con un approccio circolare, andando a minimizzare il consumo di risorse idriche e del suolo. 

Al momento l’impianto ospita 7 esemplari di Carassius carassius mentre nel letto di crescita sono presenti 6 piante di fragole e 6 piante di Zantedeschia aethiopica (calle).